Il D.Lgs. 28 febbraio 2005, n° 38 (il “Decreto”) detta, tra l’altro, la disciplina della distribuzione di utili e riserve e delle variazioni del patrimonio netto nel bilancio d’esercizio redatto in conformità ai principi contabili IFRS adottati dall’Unione Europea.
Il Decreto dedica l’art. 7 alla disciplina delle variazioni di patrimonio netto rilevate nello stato patrimoniale di apertura del primo bilancio d’esercizio redatto secondo i principi contabili IFRS operando una prima fondamentale distinzione per le differenze di valutazione rilevate, alla data di transizione tra:
i) riserve indisponibili (art. 7, commi 2, 6 e 7);
ii) riserve disponibili (art. 7, commi 3, 4 e 5).
Il regime di disponibilità ed eventuale distribuibilità degli utili rilevati nel conto economico e delle riserve iscritte nel patrimonio netto del bilancio d’esercizio IFRS, secondo i rispettivi modelli contabili IFRS, è dettato dall’art. 6 del Decreto.
I principi contabili IFRS si occupano della redazione del bilancio e, pertanto, anche della determinazione del risultato d’esercizio, ma non si occupano della disponibilità e distribuibilità dello stesso, materia che è regolata dalle singole giurisdizioni nazionali.
La presente guida contiene alcune soluzioni tecniche che nascono da riflessioni ed analisi di comportamenti delle imprese che hanno applicato i principi contabili internazionali IAS/IFRS nei loro bilanci consolidati e di esercizio a partire dal 2005.
Si chiarisce che la presente Guida trova applicazione a decorrere dalla data di sua approvazione.